A questa domanda si può rispondere citando i vantaggi del tipo di integrazione orizzontale che comporta la conduzione associata dei terreni.

Il vantaggio più evidente derivante da questo tipo di aggregazione orizzontale tra persone che hanno lo stesso problema è quello delle economie di scala ma senza dubbio i vantaggi non terminano qui. Sempre di più è necessario affrontare anche l’attività agricola in maniera professionale, con spirito imprenditoriale. Molto spesso ci si trova di fronte ad aziende gestite in maniera “hobbystica”, vale a dire da persone che nella vita fanno un altro lavoro e quindi non hanno mezzi e conoscenze per ottimizzare la gestione del terreno agricolo.

Sicuramente l’integrazione orizzontale offre una soluzione concreta ed efficace a questo problema perché consente di aggregare superfici consistenti, così da poter organizzare una vera impresa agricola con mezzi e persone; la gestione avrà a disposizione conoscenze e strumenti per stare al meglio sul mercato.

Un altro aspetto fondamentale, spesso non considerato quanto merita, è il mantenimento del valore del terreno, intrinseco ed estrinseco. Attraverso una gestione associata, fatta nell’esclusivo interesse dei soci, non si persegue sempre e soltanto l’obiettivo economico immediatamente visibile ma si da la giusta importanza anche al bene “terra”, attraverso tecniche colturali che consentono il mantenimento dei livelli di fertilità, che evitano dissesti idrogeologici, che curano anche le superfici non produttive quali fossi, strade e corti. Una gestione associata, almeno quella che io conosco, cerca sempre di trovare il giusto equilibrio tra il reddito ed il rispetto per l’ambiente e per i lavoratori. Anche in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, materia ancora assai lontana dalla regolarizzazione nelle imprese agricole, l’integrazione offre vantaggi perché gli elevati costi di adeguamento iniziale e di aggiornamento che ruotano attorno al mondo della sicurezza vengono più facilmente ammortizzati in una impresa di grande dimensione; proprio l’insostenibilità economica di questi costi finora ha prodotto uno scarso adeguamento alle norme vigenti.

L’aggregazione orizzontale consente di avere a disposizione tutte le macchine ed attrezzature necessarie per svolgere al meglio la propria attività senza eccedere in potenza (troppi trattori circolano sui suoli agricoli, marchigiani in particolare), il regolare ammortamento e sostituzione sono sostenibili. Una azienda costituita per aggregazione è in grado di essere sempre aggiornata su tutto il mondo che la circonda e che influisce sul reddito, è in grado di fare scelte in maniera completamente autonoma grazie alle conoscenze che acquisisce: l’autonomia gestionale, per la mia esperienza, influenza moltissimo il risultato finale.

Da ultimo la burocrazia: se pensiamo che la nostra impresa aggrega 150 ex imprese, ci rendiamo conto di quante ore lavoro si risparmiano per far fronte al sempre maggior carico “cartaceo”, raggiungendo l’obiettivo probabilmente in maniera più efficace.